
Oggi risponderemo ad una domanda molto frequente nei nostri clienti di olio CBD, e cioè se è possibile portare in viaggio sia in aereo sia in treno il proprio CBD.
Nonostante sempre più nazioni nel mondo stanno legalizzando il CBD, la Cannabis Light e non solo, il possesso di questi prodotti derivati in aeroporto o su un treno potrebbe ancora rilevarsi un problema difficile da gestire.
Vediamo quindi come comportarci se decidiamo di portare con noi sia in viaggi nazionali e internazionali l’olio di cbd nel proprio bagaglio.
Visto che il cannabidiolo deriva dalla pianta della cannabis, una pianta miracolosa ingiustamente demonizzata nel corso dei decenni, l’olio cbd potrebbe sembrare ancora un argomento tabù scottante e ai limiti della legalità.
Ed è per questo motivo che una delle domande più comuni che riceviamo in merito alla legalità è se puoi o meno portare il tuo olio CBD con te in aereo o treno.
Poiché le persone si abituano alla routine quotidiana di acquistare CBD e assumere CBD, la prospettiva di non poterlo portare all’estero per lavoro o in vacanza può essere frustrante.
Portare olio CBD con sè è di vitale importanza in quanto per ottenere i numerosi benefici, è necessario seguire un giusto dosaggio duraturo e continuo nel tempo.
Come sempre, data la relativa leggerezza con cui viene spesso gestita la legalità del CBD, la domanda non è una semplice situazione sì o no.
Posso portare l’olio CBD con me in aereo?
Prima di decidere se portare con sè il proprio olio cbd in viaggio, è necessario fare una ricerca approfondita circa le leggi del paese in cui andremo.
Nota è la storia del ragazzo inglese che a Dubai rischia una una grossa pena per il solo fatto di possedere gli svapo al CBD.
Bisogna prestare particolare attenzione e attenersi sempre alle regole del paese.
Viaggiare in aereo e treno con oli CBD all’interno dei confini italiani è una pratica priva di problemi. Puoi tranquillamente portare con te il tuo fedele olio.
La legge italiana al momento è chiara sulla totale legalità dell’olio di CBD venduti regolarmente con certificazioni di idoneità come quelli che trovi nel nostro shop.
Quindi se devi prendere un volo nazionale e decidi di portare l’olio di Cbd non andrai contro la legge italiana.
Devi comunque considerare che il prodotto in questione potrebbe essere individuato durante un controllo delle autorità aeroportuali che potranno decidere di sequestrare il materiale per analisi.
Ecco quindi essenziale portare con se lo scontrino o la ricevuta di vendita e la confezione integra poiché con la confezione sigillata le autorità avranno la sicurezza che il contenuto interno corrisponda al prodotto descritto sull’etichetta.
Per quanto riguarda i confini europei, possiamo stare relativamente tranquilli in quanto l’olio CBD è legale e commercializzabile senza particolari problemi.
Tuttavia, questo discorso non deve essere generalizzato in quanto in alcuni paesi in Europa, specialmente quella dell’Est, le leggi sulla cannabis variano moltissimo da un paese all’altro e i livelli tollerati di CBD non sono sempre gli stessi.
Il principale punto di contesa da considerare quando si viaggia all’interno dei confini europei è il contenuto di THC. Poiché il mercato è poco regolamentato, alcuni prodotti potrebbero non essere stati estratti correttamente.
Ad esempio, nel Regno Unito i livelli massimi di THC nell’estratto di canapa sono dello 0,2%, mentre in Italia possono raggiungere lo 0,5%.
Ciò significa che anche se un olio di CBD è legale nel tuo paese di origine e legale nella tua destinazione, devi comunque confermare che le leggi dell’altro paese seguano le stesse linee guida.
Noi del Cannabis Light District abbiamo deciso di commercializzare esclusivamente oli CBD senza THC così da garantire la massima sicurezza e tranquillità dei nostri clienti.
Per quanto riguarda i viaggi extra europei, consigliamo ahimé di non portare con sé oli CBD per non intercorrere in gravi problemi legali come il ragazzo inglese a Dubai.
Per evitare qualsiasi problema in volo o in treno, la soluzione più semplice spesso è semplicemente contattare la compagnia di trasporto e il dipartimento doganale in arrivo per la tua destinazione.
Detto questo, è sicuramente utile essere informati in anticipo sulla legge sul CBD, soprattutto perché non tutto il personale potrebbe essere a conoscenza della legge locale.