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Vendere semi di Cannabis nei negozi: cosa dice la legge
Redazione

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Vendere semi di Cannabis nei negozi: cosa dice la legge

In base alla normativa italiana, vendere semi di Marijuana nei negozi di Cannabis light o nei grow shop è perfettamente lecito. I semi infatti non sono annoverati nella categoria degli stupefacenti, ma sono ritenuti come dei prodotti da collezione o per preservare le genetiche. Questo vale anche per quei semi capaci di sviluppare piante ad alto contenuto di THC.

Ciò detto, altrettanto non può dirsi per la coltivazione, che rimane comunque vietata (salvo quanto si dirà nel prosieguo). Di conseguenza, il negoziante non potrà presentarli come prodotti da coltivazione nè accompagnarne la cessione unitamente dvd, libri ed altro materiale illustrativo che spieghi come far sviluppare la pianta, perchè in questo caso può scattare il reato di istigazione alla coltivazione di sostanze stupefacenti o quello di istigazione all’uso di sostanze stupefacenti (artt. 82/84 D.P.R. n. 309/1990 – c.d. Testo Unico Stupefacenti). La cessione di fertilizzanti anche assieme ai semi non va invece incontro ad alcun divieto, stante la fungibilità degli stessi ovvero la loro utilizzabilità anche per altre culture.

Tutto quanto detto sin quì vale anche con riguardo alla vendita di semi di Marijuana effettuata su Internet: se fatta in modo appropriato non scatta alcun illecito di induzione o proselitismo all’uso di sostanze stupefacenti.

Negli anni scorsi in Italia sono stati fatti diversi processi contro negozianti che avevano posto in vendita i semi: in tutti i casi la vendita è avvenuta in modo corretto non si è mai registrata una condanna.

La pubblicità dei semi di Cannabis. La pubblicità dei semi fatta ad esempio su Internet o tramite un catalogo non è di per sè vietata, a condizione che ci si limiti a descrivere le caratteristiche del prodotto di ogni seme. Integra invece una pubblicità illecita l’esaltazione delle qualità del prodotto che ne può derivare o dei benefici ricavabili, anche se la pubblicità sia fatta in modo subliminale.

La detenzione di molti semi di Marijuana: le conseguenze. La persona che dovesse essere colta in giro o presso la propria abitazione con molti semi non andrà incontro ad alcun problema di tipo legale, stante quanto detto all’incipit di questo articolo. Dalla semplice detenzione è infatti impossibile stabilire la destinazione del seme, e condannare il detentore sarebbe come fare “un processo alle intenzioni”.

La coltivazione di una pianta in casa. In base al più recente orientamento dei Giudici italiani, la coltivazione di una sola pianta di Cannabis presso la propria abitazione non integrerebbe un comportamento illecito, perchè in tal caso non potrebbero configurarsi i requisiti per lo spaccio, stante la modica quantità ricavabile. In passato i Tribunali sanzionavano invece la coltivazione anche di una sola pianta.

A differenti conclusioni si dovrebbe invece pervenire qualora le piante siano tre o quattro o di più. E, sempre secondo i Tribunali, il fatto di essere trovati con una coltivazione di svariati esemplari è sempre vietato anche se le piante non siano ancora arrivate a produrre la sostanza drogante ed anche qualora le piante siano di pessima qualità o minuscole. Nessuna rilevanza ha quindi il grado di sviluppo della pianta; solamente quella coltivazione che sia inidonea a produrre stupefacente può escludere il reato, e tale idoneità verrà stabilità nel corso del processo dal un consulente tecnico nominato dal Giudice.

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