Aprire un’azienda di Cannabis in Stati Uniti grazie alla legalizzazione è ora possibile.
Un interessante articolo pubblicato sulla rivista “D – La Repubblica delle Donne” di Febbraio 2019 ci fornisce lo spunto per parlare del fenomeno dei raccoglitori di Cannabis nei campi degli Stati Uniti. La recente legalizzazione della marijuana a scopo ricreativo in molti Stati americani ha creato un vero e proprio boom nel settore e molti posti di lavoro, sopratutto per i giovani, provenienti un pò da tutto il mondo Italia compresa.
Quello che li spinge a recarsi presso questi luoghi remoti – come Humboldt, Mendoncino e Trinity County, nord della California – dove avviene la raccolta di marijuana è, non solo la passione per la pianta o la possibilità di lavorare a contatto con la natura, ma anche la retribuzione, che si aggira attorno alla non trascurabile cifra di 5.000$! Il “pasto” però non è gratis: l’articolo riporta infatti che si lavora per 12 ore al giorno (che possono arrivare sino a 18), che molti lo fanno da irregolari, entrando nel Paese con il visto turistico, e che si vive in campeggio mangiando il cibo in scatola; il tutto per un periodo che va dai due ai tre mesi. La vita quindi è durissima e i diritti in molti casi sono inesistenti. In alcuni casi sono stati pure segnalati casi di stupro ai danni di ragazze che erano nelle farm per lavorare.
La stagione va da Agosto e Dicembre. La giornata di lavoro incomincia la mattina e finisce alle 8,00 di sera. La situazione di irregolarità che riguarda molti trimmer è data dal fatto che solo il 30% delle fattorie ha chiesto ed ottenuto la licenza da produttrici, mentre tutte le altre vivono in una situazione di non regolarità.
Oltre alla California il fenomeno è diffuso anche in altri Stati, come l’Oregon. La retribuzione è a cottimo: a fine giornata il raccoglitore pesa la marijuana raccolta e ripulita ed in base al peso verrà pagato. Generalmente dopo una settimana di lavoro il trimmer si sposta verso un’altra fattoria in cerca di nuovo lavoro.