Quando è stato scoperto il CBD

Quando è stato scoperto il CBD

Prima del 2017 solamente pochi esperti conoscevano questo acronimo, il CBD. Oggi pensare ad un mondo senza CBD risulta incredibile, ma la scoperta è piuttosto recente e ancora più recente è la sua ribalta a livello mondiale.

Il cannabidiolo infatti ha sempre sofferto l’ingombrante presenza del suo cugino più famoso, il THC, il cannabinoide psicoattivo per eccellenza che per decenni ha caratterizzato la cannabis e ne ha definito il suo utilizzo prettamente ricreativo.

Ma la canapa e i fitocannabinoidi sono molto di più che il semplice sballo. I cannabinoidi infatti sono una classe di molecole capaci di generare svariati effetti benefici sull’organismo umano.

E tra le oltre 100 molecole presenti nel fiore di canapa, il CBD è forse quello più interessante.

Quando è stato scoperto il CBD e da chi

quando è stato scoperto il cbdScoperto e isolato per la prima volta solamente nel 1940 dal chimico di Harvard Roger Adams, il CBD fu completamente descritto chimicamente nel 1963 dal grande scienziato Raphael Mechoulam, uno dei maggiori esperti di cannabis a livello mondiale.

Questo risultato ha contribuito enormemente a creare una base per comprendere il cannabinoide nella sua interezza così da dar vita ai suoi mille utilizzi in campo medico.

La scoperta della struttura chimica del CBD ha contribuito inoltre a demistificare la struttura chimica del THC solamente un anno dopo.

Sempre Raphael Mecholulam ha effettuato i primi esperimenti sull’olio di CBD inserendolo in svariati test in concomitanza con altri estratti di cannabis, incluso il THC  dando il via alla ormai multi decennale ricerca applicata sulla cannabis e le sue componenti dimostrando come i cannabinoidi sono un eccellente alleato nella cura di tantissime patologie.

Nonostante solo in anni recenti il grande pubblico ha imparato a conoscere il CBD, la ricerca dura da molti anni grazie ai luminari come il dott. Mecholulam rendendo l’utilizzo del CBD una sicurezza.

I benefici del CBD per la salute

Il CBD è stato oggetto di molte ricerche negli ultimi anni, che hanno evidenziato i suoi potenziali benefici per la salute. In particolare, il cannabidiolo sembra avere proprietà antinfiammatorie, analgesiche e ansiolitiche. Questi effetti lo rendono utile per il trattamento di molte patologie, tra cui l’ansia, il dolore cronico, l’epilessia e il disturbo da stress post-traumatico.

Inoltre, il CBD sembra avere un effetto neuroprotettivo, che lo rende potenzialmente utile nel trattamento di malattie neurologiche come la sclerosi multipla e l’Alzheimer. Studi recenti hanno inoltre suggerito che potrebbe avere effetti antitumorali, ma ulteriori ricerche sono necessarie per confermare queste ipotesi.

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Come scegliere il miglior prodotto al CBD

Con l’aumento della popolarità del CBD, sempre più produttori stanno entrando sul mercato con una vasta gamma di prodotti al cannabidiolo. Tuttavia, non tutti i prodotti sono creati uguali, e scegliere il prodotto giusto può essere difficile.

In primo luogo, è importante scegliere un prodotto di alta qualità da un produttore affidabile. Assicurarsi che il prodotto sia stato sottoposto a test di laboratorio indipendenti per garantirne la purezza e la potenza.

In secondo luogo, è importante considerare la forma in cui si desidera assumere il CBD. Il cannabidiolo è disponibile in diverse forme, tra cui olio, capsule, gocce e creme. Scegliere la forma giusta dipende dalle esigenze individuali e dalle preferenze personali.

Infine, è importante considerare la dose di CBD. La dose efficace può variare a seconda della patologia trattata e delle esigenze individuali, quindi è importante consultare un medico prima di assumere qualsiasi prodotto al CBD.

Bibliografia:

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1760722/

https://pubs.acs.org/doi/10.1021/ja01858a058

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