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qualità cannabis light
Redazione

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Come giudicare la qualità di una buona cannabis light

La cannabis light è una pianta di cui esistono diverse varietà. Si contraddistingue per il fatto di avere valori irrilevanti di THC, a differenza delle altre piante di cannabis esistenti.

Il fatto di contenere pochissimo THC la rende un vegetale non in grado di produrre effetti stupefacenti. Ossia non è una pianta da cui si possono ottenere prodotti in grado di alterare la coscienza e la percezione, ed è per questo motivo che può essere coltivata liberamente.

Inoltre, in commercio sono disponibili diversi prodotti realizzati con tale tipologia di pianta: marijuana light, hashish light, olio di CBD, cristalli di CBD, ecc. Si possono acquistare legalmente, online e in alcuni negozi fisici.

Con il termine cannabis light spesso si far riferimento, in maniera un po’ impropria, anche a uno dei prodotti appena indicati, ossia la marijuana light.

Si tratta della così detta “erba legale“, che tra le altre cose si caratterizza per il fatto di contenere valori significativi di CBD, una sostanza considerata in grado di apportare molti benefici a corpo e mente.

L’erba legale è costituita dalle infiorescenze femminili della canapa light, le quali vengono fatte essiccare. Rappresenta quindi un qualcosa che possiamo definire come del tutto naturale.

Come fare per riconoscere una marijuana light di ottima qualità? Per riuscirci è possibile prendere in considerazione diversi tipi di parametri, tra cui quelli che indichiamo nei prossimi paragrafi.

Aroma

Uno degli aspetti da prendere in considerazione nel valutare la qualità di una cannabis light (o per meglio dire marijuana light) è il suo aroma.

L’erba legale di buona o ottima fattura ha sempre un profumo molto forte, in grado di risultare ben odorabile e particolarmente pungente.

A tale riguardo, c’è anche da sottolineare che il suo odore può variare a seconda della varietà di cannabis da cui la marijuana light proviene.

L’aroma pungente che contraddistingue la marijuana light di buona o ottima qualità può infatti avere delle sfumature dolciastre, oppure acidule, oppure ancora fruttate, o floreali, citriche, o di altro genere.

Come mai questo prodotto possiede un determinato aroma, e per giunta molto forte qualora di tratti di un’erba molto buona? Ciò lo si deve alla presenza dei terpeni. Di conseguenza, più la marijuana light profuma, più terpeni contiene.

Attenzione però: in certi casi, anche se si tratta di buona o ottima marijuana, il suo aroma potrebbe essere difficile da percepire. Può infatti capitare che i negozianti tengano esposte le infiorescenze essiccate al di fuori delle loro confezioni.

Anche se tenute esposte in questo modo, possono comunque essere di buona o ottima qualità. Ma in questo caso per riuscire a capire se sia davvero così è possibile chiedere al venditore di spezzarne un po’ per far fuoriuscire l’odore dei terpeni, in modo tale da verificare quanto intenso risulti.

Consigliamo di evitare l’acquisto di infiorescenze che profumano di fieno o che non emanano alcun odore.

Colore

Anche il colore della marijuana light è una caratteristica da poter prendere in considerazione al fine di capire se si tratta o meno di un prodotto di buona o ottima qualità.

Infatti, tendenzialmente i fiori migliori sono di un colore verde acceso e luminoso. I fiori verde scuro invece potrebbero non essere di cattiva qualità, ma in genere non costituiscono neppure la migliore scelta in assoluto che si possa fare in fase di acquisto.

Un altro aspetto che vale la pena considerare, è che generalmente le infiorescenze di qualità top hanno la tendenza ad assumere una colorazione sia verde ma anche un po’ viola.

Tricomi

Un ulteriore parametro che merita considerazione per quanto concerne la valutazione della qualità di un determinato prodotto di marijuana light è rappresentato dai tricomi.

Che cosa sono? Si tratta di piccoli cristalli bianchi presenti sulle infiorescenze. Non sempre si possono vedere con facilità a occhio nudo, ma vale la pena di provare a individuarli.

Per quale motivo? Perché è proprio grazie a loro che vengono realizzati i terpeni. Inoltre, al loro interno si trova anche il preziosissimo CBD, che come accennato in precedenza è una sostanza particolarmente utile in quanto può apportare diversi tipi di benefici.

In pratica, più tricomi sono presenti sulla marijuana light, più il prodotto in questione è di buona qualità. Detto in altri termini, la quantità dei tricomi di un fiore di cannabis light è proporzionale alla sua qualità.

Pistilli

Uno degli indicatori più importanti per quanto concerne la qualità di un fiore femminile di cannabis, può essere la quantità di pistilli di cui è composto. Infatti, molto spesso una marijuana light pregiata è ricoperta da tali elementi.

Cosa sono i pistilli? Si tratta di “peletti” che possono avere diverse colorazioni: di solito risultano arancioni o marroni, ma potrebbero essere anche viola, rosa o rossi.

Per quale motivo la presenza di molti pistilli è degna di nota? Perché è un chiaro indizio del fatto che il prodotto è maturato bene, e che la pianta da cui proviene è stata coltivata nel modo più corretto, ossia tramite procedure adeguate e controlli rigorosi.

Struttura dei fiori

I fiori della canapa legale dovrebbero risultare belli a vedersi, compatti e ben formati.

Infatti, se i fiori appaiono con un bell’aspetto si ha a propria disposizione un importante indizio del fatto che possa trattarsi di una marijuana light di buona fattura.

Tuttavia, per quanto importante, tale indicatore potrebbe anche non risultare sufficiente per poter effettuare una valutazione corretta. Occorre quindi prestare attenzione anche ad altri aspetti, come gli altri parametri descritti in questo articolo.

A proposito di aspetto: di norma, i fiori di maggiore qualità risultano deprivati del loro stelo e presentano pochissime tracce di rametti, foglie e semi.

Come risulta al tatto

qualità cannabis lightOltre alla vista e all’olfatto, è anche al tatto che è possibile ricorrere per poter riuscire a riconoscere una marijuana light di buona o ottima qualità.

Quando viene toccata, l’erba legale non dovrebbe risultare né troppo secca e neppure troppo umida.

I fiori essiccati che risultano troppo secchi tendono a sbriciolarsi con facilità, e a ridursi in polvere. Al contrario, dovrebbero mantenere un minimo di consistenza oltre a poter essere sminuzzati con facilità senza che si polverizzino.

Invece, i fiori troppo umidi possono sviluppare delle muffe, che in genere sono visibili a occhio nudo. In più, se sono eccessivamente umidi significa che non sono stati essiccati correttamente.

Ciò detto, esiste anche un altro parametro riguardante il tatto da poter considerare: spezzando un fiore di cannabis light, si può valutare come è al suo interno. Se toccandolo risulta appiccicoso, ossia resinoso (e dunque ricco di CBD e altri cannabinoidi), ma al tempo stesso anche un po’ “croccante”, ciò significa che il fiore è di ottima qualità.

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