Negli ultimi anni, grazie alle sue innumerevoli opportunità commerciali, il settore della canapa sta vivendo nuovamente un momento di crescita. Con il decreto 242 del 2016, è divenuto di nuovo legale coltivare la canapa in Italia e grazie a questa legge è possibile avviare un’attività in tutta tranquillità.
Vendere cannabis light attraverso l’utilizzo di distributori automatici è un ottimo investimento in termini economici per tutti coloro che intendono avviare un’impresa commerciale di questo tipo.
È un ottimo investimento, rispetto all’apertura di un negozio classico, dal momento che comporta una spesa inferiore ai quindicimila euro. L’investimento iniziale ai fini dell’apertura di un franchising, riguarda l’avvio dell’attività economica, vale a dire le spese relative: ai costi burocratici, l’affitto, la sorveglianza e l’assicurazione.
A livello burocratico, sarà necessario seguire alcuni passaggi importanti come: aprire una Partita Iva; iscriversi al Registro Delle Imprese presso la Camera di Commercio; essere in possesso di un attestato SAB (Somministrazione Alimenti e Bevande) o HACCP (un insieme di procedure, mirate a garantire la salubrità degli alimenti, basate sulla prevenzione anziché l’analisi del prodotto finito); dare una comunicazione certificata relativa alla data di inizio dell’attività commerciale al comune almeno trenta giorni prima dell’apertura; essere registrati all’INPS e all’INAIL.
La spesa maggiore riguarda l’acquisto del distributore automatico, ma – anche se non è una spesa eccessiva – si può optare inizialmente per l’affitto e poi valutare l’acquisto del macchinario in un secondo momento.
Aprire un negozio in franchising: alcuni suggerimenti
Ci sono molti modi per investire nel mondo della cannabis. Attualmente, la strategia migliore, è quella di aprire un negozio in franchising, una modalità più innovativa e più sicura per coloro che si accingono ad aprire un’attività per la prima volta.
Il Franchising, o affiliazione commerciale, è una formula commerciale tra imprenditori per la distribuzione di beni e/o servizi, utilizzata principalmente da coloro i quali desiderano aprire un negozio o avviare una nuova impresa.
In Italia, ci sono varie offerte in termini di investimento richiesto, di assistenza nella gestione, di servizi offerti e di commissioni sul fatturato.
Per i neo imprenditori, potrebbero rivelarsi utile l’offerta di Cannabislightdistrict.com, un portale dedicato esclusivamente al settore commerciale relativo alla cannabis.
L’azienda offre investimenti iniziali ridotti con pacchetti a partire da 9900 euro e fatti su misura del cliente; non ci sono richieste sul fatturato da parte dell’azienda e garantisce e offre assistenza e consulenza legale; è di aiuto nella scelta relativa alla location del locale, vale a dire nella valutazione della giusta posizione del negozio nella città di riferimento; attraverso le campagne pubblicitarie mirate, si garantisce una copertura di visibilità commerciale a livello nazionale; una volta aperto il negozio, si verrà seguiti nella pianificazione strategica relativa alla vendita; compresi nel prezzo vi sono, inoltre, la presenza online (sui social e una formazione sulla comunicazione dell’azienda), l’assistenza tecnica e l’assistenza da parte di architetti specializzati nel settore i quali seguiranno passo dopo passo la creazione del vostro punto vendita.
Una soluzione per progettare, valutare, realizzare con successo il tuo futuro business.
Si tratta di uno strumento utile per elaborare richieste di contributi a fondo perduto, finanziamenti agevolati e altre agevolazioni pubbliche. Inoltre, permette di elaborare correttamente il business plan (un documento sempre più richiesto dalle Banche per l’erogazione di finanziamenti).
Questo Kit, come si legge nella presentazione del pacchetto, aiuta a capire come aprire un negozio automatico ventiquattro ore su ventiquattro e soprattutto in che modo: individuare i finanziamenti, i contributi a fondo perduto e le agevolazioni pubbliche che si possono richiedere; conoscere le leggi e le norme che regolano lo store di distributori automatici; conoscere le licenze, le autorizzazioni e i requisiti necessari per aprire uno store di distributori automatici; prevedere i guadagni dello store di distributori automatici; prevedere l’investimento d’apertura e i costi gestire uno store di distributori automatici; conoscere le attrezzature e gli impianti necessari per uno store di distributori automatici; progettare al meglio la gestione di uno store di distributori automatici.
Perché conviene vendere cannabis light con i distributori automatici
In commercio vi sono molte varietà d cannabis light ad alto contenuto CBD e, avere un catalogo competitivo, è tra le scelte più vincenti affinché la vostra attività abbia successo.
Attualmente sono molti i negozi in cui la cannabis light è in vendita, dunque, avere una strategia pianificata con cura, è sicuramente un passo fondamentale.
Da non sottovalutare è, senza dubbio, la scelta della location: posizionare il vostro distributore automatico in una zona centrale o nei pressi di un parcheggio e avere un’insegna chiara e accattivante, aiuterà ad acquisire la clientela. Importanti saranno, poi, le decisioni relative alla scelta dei fornitori, i quali dovranno essere certificati e dunque autorizzati, e la campagna per quanto riguarda la promozione del negozio (che può avvenire online e/o offline).
La caratteristica fondamentale di aprire un’attività commerciale basata sui distributori automatici è quella di avere un negozio la cui fruizione non ha limiti di tempo e di orari.
Aperti ventiquattro ore su ventiquattro e sette giorni su sette, garantiscono un altro aspetto molto importante dal punto di vista di coloro che acquistano la cannabis light, vale a dire il diritto alla privacy. In conclusione, vendere cannabis light con i distributori automatici conviene sia all’imprenditore, il quale potrà svolgere un lavoro part- time dal momento che non è richiesta la classica presenza fissa in negozio, e per il consumatore, il quale non dovrà organizzare la sua spesa in base agli orari di apertura e di chiusura dell’esercizio commerciale.