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cbd e asma
Redazione

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Il CBD aiuta contro l’asma? 

Il CBD, ovvero il Cannabidiolo derivato dalla Cannabis sativa, è una molecola particolarmente analizzata e discussa, nonostante per le sue indubbie proprietà benefiche.

Questa sostanza può infatti portare benefici a livello curativo sotto molteplici aspetti, come confermato da alcuni recenti studi scientifici.

Si tratta di una sostanza dalle ottime proprietà antiinfiammatorie e antidolorifiche in grado di supportare anche il sistema immunitario e combattere disturbi d’ansia, d’umore o del sonno in poco tempo.

Il CBD è dunque un prodotto con un potenziale estremamente positivo grazie anche alle differenze che lo distinguono dalla Cannabis; non è una sostanza psicoattiva e non crea alcuna dipendenza.

Attualmente vi sono incorso degli studi e delle ricerche a proposito dell’utilizzo del CBD anche per combattere l’asma; vediamo dunque cosa si è scoperto fino a oggi.

Cos’è l’asma?

cbd e asmaL’asma è una malattia infiammatoria cronica dell’apparato respiratorio molto diffusa. A causa di questa infiammazione i bronchi si contraggono e si riempiono di liquidi producendo del muco, ostruendo in parte le vie aeree e causando problemi alla libera circolazione dell’aria.

A causa di questo si può dunque avere difficoltà di respirazione, dispnea, naso chiuso, tosse, respiri con fischi e sibili e una sensazione di pesantezza sulla zona del torace.

L’asma è dunque una patologia importante per la quale non vi è una cura definitiva, anche se i sintomi possono essere tenuti sotto controllo grazie agli sviluppi della medicina del giorno d’oggi.

Le persone interessate da questa particolare malattia sono molte e spesso trovano sollievo utilizzando un semplice inalatore pensato appositamente per aiutare in caso di forti attacchi d’asma.

Ma come già accennato, sono attualmente in corso degli studi per l’utilizzo dello stesso Cannabidiolo contro l’asma, per capire quanto le sue proprietà benefiche siano effettivamente in grado di andare ad agire anche su questo tipo di problematiche.

Il CBD come alleato contro l’asma

È dimostrato che tra le innumerevoli proprietà del CBD esso sia in grado di agire anche sul sistema respiratorio in maniere differenti.

Esso si presenta prima di tutto come broncodilatatore, in grado dunque di rilassare e allargare le vie aeree, un’azione estremamente importante durante attacchi d’asma nei quali le vie aeree si infiammano e si restringono causando difficoltà respiratorie.

Inoltre il CBD è anche in grado di agire come riduttore della spasticità muscolare (effetto antispasmodico) riducendo così, o addirittura eliminando, i broncospasmi muscolari tipici degli attacchi d’asma.

In aggiunta a questo, grazie alle sue proprietà antidolorifiche descritte in precedenza, il CBD è in grado di ridurre o eliminare anche il tipico dolore al petto provato da chi soffre d’asma.

Questa sostanza va ad alleviare la pressione sulle vie respiratorie facilitando la libera circolazione dell’aria; allo stesso tempo è dunque in grado di ridurre la fastidiosa sensazione di pesantezza al petto ed eventuali dolori ad essa legati.

Infine, il CBD è un ottimo calmante, grazie alle sue proprietà rilassanti e sedative in grado di combattere paura, agitazione e ansia in poco tempo.

Questo può dunque essere estremamente utile in caso di asma perché favorisce il rilassamento della persona affetta dalla crisi portandola a calmarsi e a ridurre l’ansia e l’agitazione tipiche di questi momenti ma che non fanno altro che peggiorare la situazione generale della persona.

In altre parole, pare che il Cannabidiolo possa davvero essere un utile alleato contro l’asma, sempre se utilizzato in maniera corretta e soprattutto sotto lo stretto controllo del proprio medico curante.

È infatti importante consultare un medico di fiducia prima di assumere eventuali prodotti a base di CBD; per poter capire se si tratta di prodotti adatti e soprattutto per avere esatte indicazioni sui dosaggi e sulle modalità di assunzione.

Il fai da te è assolutamente sconsigliato, soprattutto in presenza di patologie come l’asma. Le ricerche in ambito scientifico continuano e ogni giorno si hanno nuove risposte rispetto all’utilizzo del CBD, ma attualmente può già essere considerato un buon regolatore per quanto riguarda gli effetti dell’asma.

In che modo assumere CBD contro l’asma

Il CBD può presentarsi in differenti forme poiché sono diversi i preparati che presentano questa sostanza come base. Nonostante il CBD possa essere assunto anche per inalazione, in capsule o cristalli; per combattere l’asma è particolarmente consigliato l’olio di CBD.

Quest’olio può essere assunto per via orale mettendo la giusta dose di gocce sotto la lingua e attendendo il tempo necessario per permettergli di agire.

In questo modo è possibile avere un effetto calmante molto più rapido, ma in alternativa è anche possibile assumere l’olio con un semplice bicchiere acqua.

Ovviamente, come affermato anche in precedenza, la corretta posologia deve essere concordata con il proprio medico curante perché ogni dosaggio è soggettivo e dipende dunque dal singolo trattamento di ogni paziente.

Ad ogni modo è bene specificare che questa sostanza non crea dipendenza, non ha effetti psicotici e non presenta particolari effetti collaterali.

Dove si compra il CBD?

Il CBD può essere acquistato tramite negozi fisici oppure online specializzati proprio nella vendita di prodotti di questo genere in totale sicurezza.

Per l’acquisto è necessario essere maggiorenni e, come già affermato più volte, è molto importante chiedere prima il parere di un medico esperto.

È anche fondamentale, prima di procedere all’acquisto, valutare attentamente le credenziali del venditore poiché quest’ultimo deve necessariamente possedere tutte le autorizzazioni per la vendita di questi determinati prodotti e, allo stesso tempo, deve garantire la vendita di prodotti che rispettino tutte le leggi italiane ed europee stabilite al fine di una corretta coltivazione della canapa.

In caso di dubbi o mancato rispetto della legge da parte di un venditore, è sconsigliato affidarsi a esso, poiché i prodotti potrebbero non essere garanzia di qualità e allo stesso tempo si potrebbe incorrere in azioni illegali per quel che riguarda la regolamentazione stabilita dal nostro Paese.

Da specificare che il CBD nella maggior parte dei casi è una sostanza legale, a patto che contenga una percentuale di THC massima dello 0,2 per cento. E’ in questo modo che i preparati a base di CBD attualmente in commercio; partendo da varietà di cannabis legali, iscritte in maniera corretta al registro comunitario europeo e ammesse nelle coltivazioni a uso industriale.

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