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cbd contro il glaucoma
Redazione

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Il CBD aiuta contro il glaucoma?

Il glaucoma è una malattia oculare importante che nei casi più gravi può arrivare a causare la totale cecità della persone che ne è affetta. Gli studi sulle terapie da mettere in atto per combattere questo preciso problema sono sempre in continua evoluzione, cercando rimedi anche nel mondo naturale che possano essere utilizzati con successo. Fra questi c’è il cannabidiolo, molecola della canapa sativa. Quindi la domanda cui oggi vogliamo rispondere è: il CBD aiuta contro il glaucoma?

Cos’è un glaucoma?

Entrando nello specifico della malattia, un glaucoma è una patologia oculare dovuta a una pressione dell’occhio troppo elevata. Se la pressione intraoculare rimane elevata per un tempo troppo prolungato, questo potrebbe portare a un danneggiamento della testa del nervo ottico.

Questi danni purtroppo sono irreversibili, ed è dunque fondamentale evitarli attraverso una diagnosi precoce e la giusta terapia medica. Molte persone non sanno di essere affette da questa malattia finché non iniziano ad avvertirne i sintomi proprio perché l’occhio ha già iniziato a danneggiarsi.

La disabilità visiva causata da un glaucoma si può invece prevenire se la malattia viene diagnosticata e curata tempestivamente. Per un diagnosi precoce è dunque importante fare visite oculiste periodiche e complete di controllo del fondo oculare, del campo visivo e della pressione oculare.

I primi sintomi di questa malattia, riguardano generalmente un cambiamento della parte periferica del campo visivo. In altre parole, mentre la parte centrale rimane ben conservata, il soggetto inizia a non vedere bene nella zona periferica dell’occhio e questo significa che le fibre del nervo ottico hanno già iniziato a danneggiarsi.

Questo perché molto probabilmente il glaucoma sta in realtà agendo sull’occhio da diverso tempo; ma l’assenza di sintomi iniziali tipica di questa malattia e la scarsità di controlli oculistici non ha portato a conoscenza dell’insorgere della malattia.

Oltre a questo sintomo possono poi manifestarsi altri sintomi tipici di una pressione oculare troppo elevata: occhi rossi e doloranti, vista offuscata, mal di testa, lacrimazione, particolari aloni attorno alle luci. In alcuni casi, anche nausea, vomito, fotofobia, e aumento del diametro della pupilla.

È bene dire che esistono diversi tipi di glaucoma, e dunque la giusta diagnosi e di conseguenza la terapia medica più adatta devono sempre essere elargite da personale medico specializzato.

Cos’è il CBD?

Il CBD, chiamato anche Cannabidiolo, è un derivato della Cannabis Sativa, nonché un fitocannabinoide non psicoattivo pienamente legale nel nostro Paese. Si tratta di una sostanza che secondo molti studi scientifici non crea dipendenza ma può apportare numerosi benefici all’organismo grazie alle sue innumerevoli proprietà.

I principali effetti di questa sostanza sono antidolorifici, in grado dunque di dare sollievo in caso di dolore cronico riducendo l’eventuale infiammazione e andando a interagire con i neurotrasmettitori.

Oltre a questo, il CBD è in grado di agire anche su stati di agitazione, ansia e depressione, grazie al suo potere calmante e sedativo; ed è un ottimo aiuto contro i problemi d’insonnia promuovendo il rilassamento.

Ma le proprietà di questa sostanza sono in realtà ancora molte: il CBD è un ottimo neuro-protettore, ed è dunque in grado di dare importanti benefici a chi soffre di disturbi neurologici come ad esempio la sclerosi multipla o l’epilessia.

A questo è possibile aggiungere anche i suoi effetti antipsicotici, molto utili soprattutto come trattamento aggiuntivo a quello già in atto in caso di schizofrenia.

E molto importante è anche la sua azione sul sistema circolatorio dell’organismo, in quanto le sue proprietà antiinfiammatorie e antiossidanti permettono di ridurre eventuali fattori di rischio verso malattie cardiovascolari. Il CBD è infatti in grado di contrastare l’ipertensione, un’elevata frequenza cardiaca e le possibili conseguenze legate a esse.   

Quali effetti può dare il CBD sul glaucoma?

cbd contro il glaucomaDopo aver analizzato cosa significhi essere affetti da glaucoma e quali proprietà benefiche possieda il CBD, vediamo l’utilizzo di quest’ultimo in pazienti effetti proprio da questa malattia.

Tra i molti studi scientifici portati avanti negli ultimi decenni, è stato dimostrato come la Cannabis, e soprattutto il THC presente al suo interno, sia effettivamente in grado di ridurre la pressione intraoculare.

Tuttavia, come sappiamo bene, la sua assunzione comporta effetti collaterali anche molto pesanti, soprattutto se pensiamo che l’assunzione dovrebbe avvenire dalle sei alle otto volte al giorno per poter avere reali benefici.

A questo proposito è iniziato perciò lo studio del CBD, non psicoattivo, come sostituto della cannabis nel trattamento di problematiche come il glaucoma; e immediatamente sono stati notati risultati contrastanti.

Il CDB, secondo alcuni, sembrerebbe infatti in grado di abbassare la pressione intraoculare per un tempo più lungo senza la manifestazione degli effetti psicoattivi tipici dell’utilizzo della Cannabis.

Ovviamente, questi studiosi specificano anche che non si tratta affatto di una soluzione definitiva al glaucoma, ma solo un piccolo aiuto in più da utilizzare accanto al trattamento medico.

In questo caso, per utilizzare il CBD contro il glaucoma, l’ideale secondo gli studiosi sarebbe assumerlo tramite vaporizzazione oppure utilizzando l’olio di CBD, acquistabile dai rivenditori autorizzati presenti sul territorio.

È bene però fare molta attenzione alle dosi e seguire sempre le indicazioni del proprio medico. È stato infatti segnalato dai recenti studi scientifici che l’assunzione di una dose di CBD troppo alta (sopra i 40 mg) possa dare l’effetto contrario, aumentando la pressione oculare e vanificando del tutto l’aiuto nella battaglia contro il glaucoma.

Come abbiamo detto, però, le opinioni sono ancora molto contrastanti; un’altra sostanziale parte di studiosi afferma invece che il CBD possa in generale conferire l’effetto contrario, ovvero portare all’innalzamento della pressione oculare indipendentemente dalla dose assunta.

Essi ne sconsigliano dunque l’uso da parte di persone affette da glaucoma poiché potrebbe fungere da ulteriore fattore di rischio o aumentare i danni e le conseguenze della malattia invece di contrastarla.

Gli studi degli effetti del CBD sul glaucoma sono attualmente in corso e al momento non vi sono certezze conclamate.

Non è dunque possibile suggerirne o sconsigliarne a pieno l’assunzione in maniera così generica e generalizzata in caso di glaucoma. Ma occorre rivolgersi a un medico oculista che sappia valutare attentamente la situazione del singolo paziente e consigliare o sconsigliare un eventuale assunzione di CBD, sempre come aggiunta ai trattamenti medici e non certo come sostituto.

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